Non ferirmi, no
Non farlo mai più
I baci tranquillizzanti
Mi buttano giù
Tu vuoi mostrare a tutti
L'amore che c'è fra noi
Una medaglia al valore
Che da sola ti dai
Adesso che hai una casa
Un uomo e una reputazione
Padrona, padrona
Anche del tuo padrone
Vorresti che ti seguissi
Nel goder con distinzione
Di tutti i frutti della vita
Quasi, quasi compresi
Quelli colti da altre dita
No, non sei più tu
E la memoria impertinente mi riporta là
A una ragazza fra la gente, smagliante di libertà
Le parolacce, le risate, le corse e poi tu mia
Se fossi un altro uomo direi: Poesia
E quando con un salto tu sei piombata tra le braccia mie
Ti sei spogliata senza trovare né scuse né bugie
E quando per scherzare dissi: Quanto vuoi?
Tu rispondesti seria: L'amor che puoi!
La disinvoltura che
Adesso tu hai
Ha come radici
Gli spiccioli miei
Le mura di un castello
Hai alzato intorno a noi
E olio bollente
Sugli altri getti oramai
Scegliendo i nostri amici
Un computer diventi per l'occasione
E chi hai scartato
Per te è un barbone
Mi offri la tua fedeltà
Su un piatto decorato da mille attenzioni
Come dire: Hai comprato
E ora godi le tue prigioni!
E vola la mia mente a qualche anno fa
A una esplosione dirompente di vitalità
A quando per punire quel moralista dell'ultimo piano
Tu improvvisamente gli mostrasti il seno!
E quando ancor, piangendo per l'emozione, tu
Cantando Fratelli d'Italia, gridasti: Io non ti lascio più
E la violenza con la quale mi abbracciasti un giorno
Un giorno, quando non conoscevo questo rosa inferno